FESTA DEL BASKET CALABRESE:TONINO PATE DA CAMPO A CAMPO

Parla il simbolo del basket silano presente alla kèrmesse di Giugno

Parliamo di Basket, come sempre,parliamo con uno dei simboli del basket calabrese.Capitan Pate, Isocasa Cosenza, cosa bolle in pentola nella pallacanestro silana?

E’ costume della mia società, in particolare del Presidente Coscarella e del Direttore Generale Petrolo, mantenere un profilo basso lavorando in silenzio, lontano dai riflettori. Ritengo che si stia innanzitutto verificando la disponibilità economica per affrontare un nuovo campionato attraverso il rinnovo dell’abbinamento con le principali aziende che ci sostengono da qualche anno. Dopo due stagioni sicuramente non esaltanti dal punto di vista dei risultati ma vissute, comunque,  molto intensamente e sempre, soprattutto noi giocatori, molto assistiti da una società seria, ritengo che sia ormai maturato il tempo e l’esperienza giusta per proporre il rooster cosentino ai vertici di questo torneo. Sono convinto che si stia operando il tal senso. Per le ormai già note problematiche economiche, l’ambiente cestistico calabrese, in questo periodo, è molto in fermento e non escludo che ai nastri di partenza per la stagione 2010/2011 si debba registrare qualche sorpresa.  


Hai partecipato alla Festa del Basket Calabrese, sfidando e duellando contro tanti amici ed avversari della stagione.Com'è andata?


Dopo aver dovuto forzatamente declinare il gradito invito negli anni precedenti per una serie di infortuni di fine stagione, quest’anno sono stato ben lieto finalmente di esserci. Un ringraziamento particolare a te per avermi fortemente voluto, all’organizzazione impeccabile della manifestazione ed a tutto l’ambiente reggino che nei miei confronti è sempre stato molto affettuoso e cordiale. Il poter incrociare nuovi e vecchi compagni di squadra, avversari di tante sfide tirate, tanti coach verso i quali nutro sentimenti di stima e affetto, attraverso un approccio di festa, sereno, disteso e sorridente è stato sicuramente un momento particolarmente piacevole che dovrebbe far acquisire a tutti noi, in ogni circostanza ed in ogni contesto, la consapevolezza di vivere un momento fortunato della nostra vita attraverso la possibilità della pratica di uno sport bellissimo e del quale siamo innamorati.


Sono passate tantissime stagioni da quando un giovanissimo Pate veniva addirittura a Reggio per provare con la Cestistica Piero Viola.Che ricordi hai di quell'esperienza e quando si potrà tornare ai fasti di un tempo?

Ricordi scolpiti nella mia mente e che porterò per sempre dentro.Il Provino alla Viola,  una settimana bellissima di basket in casa con ragazzi che poi avrei ritrovato sui campi come avversari o compagni,  Li Vecchi, Avenia, Spataro, Corlito e Gaetano Condello. La possibilità di vedere giocare dal vivo Joe Bryant ed avere a qualche metro di distanza, seduto in tribuna, il piccolo Kobe. E per finire, ciliegina sulla torta, l’onore di ricevere a casa, dopo qualche giorno, una telefonata direttamente dallo stimatissimo Giudice Viola, attraverso la quale manifestava ai miei genitori la volontà ed il piacere di volermi assolutamente a Reggio Calabria.Un sogno troppo grande per la mia giovane età.Sono sicuro che si ritornerà ai fasti di un tempo, senza aver fretta, senza essere condizionati dal passato ma solo con tanta sana passione, competenza e mirata programmazione.

Un abbraccio a tutti voi ed un ringraziamento particolare a te per  l’attenzione che da sempre mi hai riservato.

 

Giovanni Mafrici

Reggioacanestro.it

 


 

 
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